Amianto in Italia: istituzioni e parti sociali ne hanno parlato settimana scorsa a Roma
06 Marzo 2019
L'
amianto in Italia è un problema purtroppo ancora irrisolto nonostante siano passati quasi 30 anni dalla
messa al bando della fibra killer. Ci sono però dei traguardi positivi, che riguardano prima di tutto la maggior attenzione mediatica sulla questione. A dimostrarlo ci pensano eventi come la conferenza "AMIANTO: Malattia, Prevenzione, Previdenza, Stato e Parti Sociali insieme per risolvere.
Conferenza sull'amianto alla Camera dei Deputati
La conferenza si è svolta lo scorso 27 febbraio presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati. Per discutere del problema dell'amianto in Italia sono intervenuti rappresentanti dello Sportello Nazionale Amianto, ma anche del Ministero della Salute, dell'ISS e dell'Inail, per non parlare di nomi di spicco legati a commissioni come quella per l'Ambiente, il Territorio e i Lavori Pubblici.
Il Presidente dello Sportello Nazionale Amianto ha descritto questo incontro come la "parte di un disegno ben preciso di costruzione di sistema". A suo dire, per arrivare a una risoluzione delle problematiche relative all'asbesto è necessaria una comunicazione sistemica utile sia al cittadino, sia al legislatore che deve operare partendo dalla conoscenza del territorio e dei suoi problemi.
L'importanza dei benefici previdenziali
Durante la conferenza di Roma si è parlato anche del nodo dei benefici previdenziali per tutti i lavoratori esposti all'amianto che non sono riusciti ad accedere ai benefici della legge 257/92. A sottolineare questo nodo importantissimo relativo al problema dell'amianto in Italia è stata l'onorevole Debora Serracchiani, attualmente in forze presso la XI Commissione Lavoro.
Serracchiani ha specificato anche che i casi di mesotelioma non riguardano solo i lavoratori che hanno subito esposizioni all'amianto, ma pure le loro mogli e i figli. Oggi come oggi, purtroppo, non si sa ancora quando gli effetti di questa malattia possano manifestarsi. Qualsiasi mappatura temporale risulterebbe lontana dall'effettiva entità della situazione.
A seguito della conferenza di settimana scorsa è emersa un'altra esigenza rilevante, ossia quella di istituire un registro completo delle malattie asbesto-correlate, andando oltre ai dati relativi al mesotelioma.
Secondo Mario Murgia, vicepresidente dell'Associazione Italiana Esposti Amianto, sarebbe opportuno che le società coinvolte in disastri ambientali fornissero un contributo per la bonifica del territorio e la sorveglianza sanitaria.
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