L'AMIANTO: identità di un serial killer bandito per legge
L'amianto, presente nei componente edilizi in cemento-amianto (eternet) che hannno trovato una larghissima diffusione nella realizzazione di coperture di capannoni, si è rilevato un materiale estremamente pericoloso in quanto cancerogeno (provoca tumori maligni, a carico dell'apparato respiratorio e non solo).
Per molti anni il rischio di esposizione alle fibre di amianto è stato legato soltanto ai lavoratori del settore; solo a partire dagli anni ottanta l'attenzione si è spostata sulle esposizioni non professionali e sulla possibilità di considerare l'amianto un contaminante ambientale.
Sulla base di queste considerazioni, oltre alla Legge 257/92, che vieta nel nostro paese l'estrazione, l'importazione, l'esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, sono stati emanati alcuni decreti e circolari applicative con l'obiettivo di gestire il potenziale pericolo derivato dalla presenza di amianto negli edifici, manufatti e coperture.
La messa al bando dell'utilizzo delle fibre naturali di amianto ha determinato che oggi solo gli operatori addetti allo smaltimento dei prodotti contenenti asbesto o alla bonifica degli ambienti, in cui è stati applicato, risultano professionalmente esposti.