
La valutazione del rischio amianto è stata resa obbligatoria da una recente ordinanza firmata dal sindaco di Chioggia, Alessandro Ferro. Suddetto provvedimento è risultato necessario a causa dei recenti eventi climatici, che hanno evidenziato alcune criticità in edifici e immobili con coperture realizzate in lastre di cemento amianto.
Secondo quanto scritto nell’ordinanza per la valutazione del rischio amianto, i proprietari di immobili con un’accertata presenza del pericoloso materiale edile, devono comunicare tempestivamente al Comune lo stato generale di salute dell’edificio. Le tempistiche sono piuttosto strette: 90 giorni dall’emissione dell’ordinanza (che è stata ufficializzata il 24 Novembre scorso).
Nel documento dovranno essere specificate diverse cose a cominciare dalle azioni che si sono intraprese, o si intende intraprendere, al fine di bonificare e mettere in sicurezza le strutture (comprensive di tempistiche stimate). Deve poi essere indicato il nome della figura designata al controllo delle condizioni dell’edificio e il programma di verifica dei materiali esaurientemente spiegato.
Tale misura servirà a completare la mappatura del territorio e delle strutture più a rischio, in modo che possano essere intrapresi interventi efficienti. Sono molti, purtroppo, gli edifici che presentano lastre in cemento-amianto danneggiate, erose o addirittura spezzate, che possono rilasciare le fibre killer nell’aria.
Al fine di facilitare la valutazione del rischio amianto, è stata creata una scala indicativa che suddivide il grado di pericolo in tre categorie. Tale verifica deve essere fatta dalla figura competente scelta dal proprietario dell’immobile stesso, che dovrà classificare lo stato generale dei materiali in:
Nel caso in cui lo stato di conservazione venga indicato come appartenente alla categoria A, allora il proprietario non è tenuto ad eseguire alcun intervento, mentre nelle altre due casistiche si renderà necessario procedere con la bonifica degli artefatti contenti amianto.
Tale operazione potrà essere eseguita solo dopo l’approvazione del piano di lavoro da parte dell’Ulss 3. In caso di necessità, i cittadini possono anche rivolgersi allo sportello amianto nazionale, strumento utile per effettuare segnalazioni di edifici in stato di abbandono o a rischio di contaminazione.
Queste misure sono fondamentali per garantire la sicurezza di tutti gli abitanti del Comune veneto, poiché i rischi sono concreti e non possono essere né ignorati, né sottovalutati.