
Le case con tetti in eternit sono ancora piuttosto diffuse su tutto il territorio nazionale. Procedere con gli interventi di bonifica necessari dovrebbe essere compito degli enti statali preposti ma in alcuni comuni d’Italia, le operazioni di sanificazione sembrano subire ritardi importanti lasciando i cittadini a dover convivere con questo grave problema.
Fra questi rientra il caso di Bientina, comune della provincia di Pisa, nel quale diverse famiglie stanno lottando da più di un anno per vedere esaudite le loro richieste. In via Salvo d’Acquisto, infatti, vi sono case con tetti in cemento-amianto lasciati in balia degli agenti atmosferici. Costruite oltre 40 anni orsono, queste strutture minacciano la salute dei residenti che vivono nei d’intorni.
Nel corso degli anni le segnalazioni verso gli enti preposti allo smaltimento dell’amianto sono state tantissime da parte dei residenti ma tutt’oggi rimangono inascoltate. Da oltre un anno la battaglia si è fatta più intensa e le famiglie hanno eletto Giuliano Bandecchi (anche lui fra i cittadini a rischi) come loro rappresentate e portavoce.
In una recente intervista Bandecchi ha dichiarato: ”La paura e il malcontento sono aumentati ulteriormente da inizio anno. I tetti in eternit che sorgono nelle vicinanze di via Salvo d’Acquisto non sono in un buon stato di conservazione, l’usura del tempo e l’azione degli agenti atmosferici ne hanno compromesso l’integrità e il rischio per la salute dei miei concittadini è ancora più elevato”.
In un anno di accese proteste e segnalazioni a Carabinieri, ARPAT, USL regionale, Uff. Tecnico ambientale del Comune e addirittura alla Procura della Repubblica, non sono giunte risposte concrete. L’unico interessamento da parte degli enti preposti è avvenuto qualche mese addietro, con un sopralluogo dei tecnici della USL locale, che però non ha portato ad alcun provvedimento concreto.
I tetti in eternit rimangono ancora li, soggetti al decadimento, liberando nell’aria ogni giorno milioni di microfibre cancerogene che rischiano di essere inalate. L’appello dei cittadini è davvero accorato e non si può che esprimere loro solidarietà, nella speranza che chi di dovere intervenga e metta in sicurezza l’area prendendo i dovuti provvedimenti.
L’amianto è un minerale davvero pericoloso, bandito dall’utilizzo edilizio nel 1992, la cui presenza non deve mai essere sottovalutata, soprattutto se vicino ad abitazioni o edifici pubblici.