Bonifica dell’Area dell’ex Eternit

La procedura per la bonifica dell’area dell’ex Eternit è stata avviata da pochi giorni a Bagnoli, una delle sedi storiche in cui la fabbrica aveva uno dei suoi distaccamenti più grossi relativi alla lavorazione dell’amianto. L’assegnazione dell’appalto avverrà tramite gara pubblica e prevede ingenti sovvenzioni per l’attuazione dei lavori.
 

Eternit, la società dell’amianto che ha segnato molte vite

La storia dell’amianto comincia i primi del ‘900, con l’invenzione da parte di un austriaco, tale  Ludwig Hatschek, di un materiale talmente resistente e durevole da suggerirgli il nome di Eternit (che deriva dal latino aeternitas ovvero eterno). Il cemento amiantato negli anni successivi viene sfruttato su larga scala proprio dall’omonima società belga, come copertura per i tetti o pavimentazione per i selciati.
 
Negli anni 60 del novecento si scopre però che la polvere di amianto e le sue fibre, presentano un elevato rischio di sviluppare il cancro se inalate. Nonostante tutto, però, la società Eternit continua la produzione, incurante dei danni alla salute che i suoi impiegati (e non solo) stanno subendo. Fino agli anni 80 in cui cominciano a verificarsi i primi decessi sospetti fra gli operai della fabbrica ed i loro familiari.
 
Tutto viene bloccato, con le fabbriche e le aree industriali che vengono abbandonate a loro stesse. Solo oggi, finalmente, è stato dato il via al processo di bonifica dell’area dell’ex Eternit nelle vicinanze di Napoli. Grazie ad un immenso progetto che vuole ripulire e rilanciare il territorio di Bagnoli, il Comune spera di poter mettere fine una volta per tutte alle spiacevoli vicende di inizio secolo.
 

Appalto da 20 milioni per la bonifica dell’ex Eternit

Il bando indetto da Invitalia di Bagnoli per la bonifica dell’area dell’ex Eternit è pubblico e raccoglierà le adesioni delle varie società interessate ad assumersi la responsabilità dei lavori fino al 6 Agosto. I fondi messi a disposizione della società che vincerà l’appalto ammontano a circa 20 milioni di euro, per questo sono già stati fatti tutti i controlli anticorruzione del caso.
 
Si prevede che i lavori dureranno 471 giorni per bonificare e rivalorizzare l’ex area industriale di circa 16 ettari. Durante tutto questo periodo, inoltre, saranno predisposti in tutto il perimetro particolari sensori che permetteranno di evitare la dispersione di eventuali materiali tossici e fibre di amianto.
 




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