Il caso Mariusz Sodkiewicz e l’esposizione all’amianto in Rai

Recentemente, il caso Mariusz Sodkiewicz ha fatto parecchio discutere, soprattutto dopo le sue rivelazioni a “La Repubblica” in cui ha esposto come la Rai, azienda statale, abbia speso considerevoli fondi nel corso degli anni per affrontare un problema noto da tempo: la presenza di amianto nei suoi edifici. "Facevano regolari controlli per monitorare la quantità di fibre di amianto presenti nell’aria. La mia esposizione è avvenuta soltanto all’interno dell’ufficio" ha raccontato Sodkiewicz.

 

La denuncia e la ricerca della verità

Mariusz Sodkiewicz si è rivolto all’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che da tempo cerca di fare chiarezza sulla presenza dell’amianto negli edifici della Rai. Lo scorso marzo, l’avvocato Bonanni ha presentato una denuncia querela alla Procura della Repubblica di Roma, chiedendo che vengano individuati e giudicati i responsabili, compresi i dirigenti e i responsabili della sicurezza della Rai, per la mancata protezione dei dipendenti esposti all’amianto.

Nato il 29 giugno 1962 a Lubsko, in Polonia, Mariusz Marian Sodkiewicz ha lavorato per ventidue anni alla Rai, a partire dal 2002, ricoprendo varie mansioni in diverse sedi aziendali, tra cui l’ufficio stampa del Prix Italia, il progetto Digitale Terrestre, la Direzione Risorse Umane e la Direzione Tecnologie.

Nel luglio 2023, Sodkiewicz ha iniziato a manifestare sintomi di mesotelioma pleurico: difficoltà respiratorie, tosse persistente e dolore toracico. Successivi accertamenti clinici hanno confermato la malattia, attribuendola alla sua esposizione continuata all’amianto presente negli edifici e negli impianti della Rai. Sebbene la Rai abbia disposto un piano di bonifica negli anni 2010-2012, le misure di sicurezza durante le operazioni di risanamento sono risultate insufficienti.

Diversi dipendenti, incluso Mariusz, sono stati esposti direttamente e indirettamente alle fibre di amianto durante il lavoro. Sodkiewicz ha assistito alle operazioni di bonifica durante il suo normale orario di lavoro, notando anche lo sgretolamento dell’amianto. Ha segnalato l’assenza di adeguati strumenti di prevenzione tecnica e di protezione individuale, ma è stato rassicurato dal datore di lavoro che non vi fosse alcun rischio per la sua salute.

 

Il caso Mariusz Sodkiewicz è un'inaccettabile tragedia

"Mariusz Marian Sodkiewicz ha fatto parte di una generazione di dipendenti che ha dedicato la propria vita al servizio pubblico attraverso la Rai. La sua prematura scomparsa non solo è una tragedia per la sua famiglia e i suoi cari, ma solleva anche interrogativi sulla sicurezza sul lavoro e la responsabilità delle istituzioni," conclude Bonanni. La morte di Mariusz è una dolorosa testimonianza delle devastanti conseguenze dell’esposizione all’amianto sul luogo di lavoro, e richiama l’attenzione sulla necessità di misure più rigorose per proteggere i lavoratori da questo pericoloso "killer silente".





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