Terreno inquinato dall’amianto

Il terreno inquinato dall’amianto è uno dei problemi principali che si presentano quando vengono abbandonati materiali che lo contengono nelle discariche abusive. È il caso di quanto sta accadendo nel quartiere Sant’Anna di Busto Arsizio in cui, durante alcuni lavori per la costruzione di un sottopasso, sono state ritrovate lastre di amianto abbandonate fra la vegetazione.

 

Il caso di Busto Arsizio

La vicenda di Busto Arsizio sta facendo discutere, poiché ha riportato a galla uno dei problemi più comuni derivanti dall’inciviltà: l’abbandono di rifiuti pericolosi. Durante i lavori di preparazione per la realizzazione di un sottopasso, sono state rinvenute alcune lastre di amianto, nascoste fra la vegetazione insieme ad altri rifiuti.

Le operazioni hanno quindi subito uno stop per permettere a Idrogea Servizi, di procedere con le dovute analisi per verificare se il terreno è inquinato. Si sono resi necessari esami più approfonditi a causa di un alto numero di sostanze inquinanti rilevate nel medesimo sito. È stata richiesta la catalogazione CER (Catalogo Europe dei Rifiuti), in modo da individuarne con precisione la pericolosità.

Attualmente il costo di tali interventi ammonta a 27.000 euro che l’amministrazione comunale ha dovuto erogare alla società privata. Il danno complessivo, tuttavia, non è ancora stato quantificato, quindi i costi potrebbero salire ulteriormente. Il sindaco Emanuele Antonelli ha assicurato che si faranno tutti i passi necessari per bonificare l’area e garantire al più presto la ripresa dei lavori.

 

I danni che può causare l’amianto abbandonato sul terreno

Far comprendere ai cittadini quanto sia rischioso abbandonare artefatti contenenti asbesto sul terreno, è davvero difficile. Oltre al pericolo rappresentato dallo sgretolamento delle lastre (che possono rilasciare fibre microscopiche altamente cancerogene), l’amianto può filtrare nel terreno, soprattutto se lasciato alle intemperie per anni.

Se queste infiltrazioni dovessero raggiungere le falde acquifere sottostanti, l’acqua che normalmente viene usata per l’irrigazione dei campi o per il sostentamento della popolazione, potrebbe venirne contaminata irrimediabilmente. Il terreno inquinato dall’amianto è quindi un vero e proprio rischio per la collettività (compresi i furbetti che se ne sbarazzano illegalmente).

Non è un caso se il pericoloso materiale è bandito dal 1992 e continua ad essere rimosso da edifici e abitazioni qualora venga scoperto. Rimuoverlo tramite i canali ufficiali può essere dispendioso, ma esistono a tal proposito incentivi che abbattono i costi ormai in ogni regione.





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