Discarica amianto in Sardegna

C’è una discarica di amianto in Sardegna che negli ultimi mesi sta facendo parecchio discutere di sé. Alcuni attivisti hanno accusato la dirigenza di accogliere rifiuti contenenti asbesto in polvere, quindi estremamente pericolosi. I responsabili, tuttavia, hanno voluto chiarire una volta per tutte la situazione con estrema trasparenza.

 

Discarica di amianto in Sardegna: la realtà dei fatti

I responsabili della discarica di amianto in Sardegna, insista a Carbonia “Riverso”, si sono detti piuttosto sconcertati sulla questione legata alle polemiche sulla polvere di amianto. Questo perché il loro impianto non è attrezzato per il trattamento di tale tipologia di rifiuto pericoloso, anzi in Italia esiste solo un luogo che opera in tal senso e si trova in Piemonte.

Le attività di stoccaggio di cui si occupa la discarica sotto accusa, riguardano il cemento amianto, pietreferroviarie contenenti amianto e terre con frammenti di asbesto. Anche se all’apparenza può sembrare la medesima cosa, vi è un’enorme differenza fra questi materiali e la polvere di amianto (lo stato più pericoloso del materiale).

Quello che viene accettato nella struttura è amianto inertizzato, cioè incapace di diffondere nell’ambiente le pericolose microfibre cancerogene. L’altra tipologia di rifiuti che lo contengono, quelli veramente pericolosi per la salute dei cittadini, qualora dovessero essere segnalati, vengono immediatamente spediti fuori dall’isola ai centri preposti.

 

Le verifiche delle autorità dimostrano che è tutto in regola

Oltre agli importanti chiarimenti esposti durante un’intervista ad un canale radiofonico locale, i dirigenti hanno tenuto a sottolineare che le autorità verificano regolarmente la correttezza dei metodi operativi. Di 36 verbali effettuati dall’apertura della discarica di amianto in Sardegna, nessuno di questi ha rilevato situazioni sospette.

Per fugare ulteriormente i dubbi dei cittadini preoccupati, sono state esplicate nel dettaglio anche le modalità con cui i carichi arrivano nella struttura. Tutti i materiali (che sono di natura compatta), arrivano già trattati con apposite sostanze inertizzanti dal sito di bonifica. Sono poi racchiusi in speciali sacchi impermeabili che ne assicurano la protezione completa.

Non vi è quindi niente da temere per i residenti delle aree limitrofe alla discarica, poiché non c’è alcun rischio di dispersione aerea delle fibre di amianto. La trasparenza della dirigenza è apprezzabile ed è il caso di non indire inutili caccie alle streghe che causano solo rallentamenti nelle operazioni di smaltimento.





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