
Una discarica abusiva di amianto a cielo aperto è estremamente pericolosa. Le fibre che costituiscono i materiali composti dall’asbesto sono molto volatili e possono essere facilmente trasportate dal vento. Ciò costituisce un rischio per la salute dei cittadini, oltre che un grave smacco al decoro.
È questo il caso verificatosi in Sicilia, precisamente nel Comune di Licata, in cui il sindaco (insieme a tutta la giunta) ha intimato ai proprietari del terreno su cui sorge la discarica abusiva di amianto di provvedere alla sua rimozione. L’accumulo di rifiuti pericolosi si trova sotto un cavalcavia della strada comunale Caterlippe ed è esposto all’azione degli agenti atmosferici.
Ciò determina un enorme rischio per l’ambiente e per le persone che vivono nei dintorni. L’asbesto è altamente cancerogeno e può essere inalato senza consapevolezza visto che le sue fibre sono 1300 volte più sottili di un capello umano. Si tratta di una vera e propria minaccia per la salute che va arginata il prima possibile.
Il sindaco Giuseppe Galanti, in collaborazione con il dipartimento Territorio e Ambiente del Comune, ha esortato i proprietari (in questo caso l’Anas, il Demanio Regione Sicilia e un privato) a procedere alla bonifica dell’area. Il tutto deve avvenire in tempi brevi (visti i rischi elevati) e a spese proprie.
Qualora il messaggio venisse ignorato e gli interessati non provvedano ad esaudire le richieste entro le tempistiche stabilite, si procederà d’ufficio. Il Comune rimuoverà i rifiuti di propria iniziativa, ma potrà poi addebitare le spese ai proprietari tramite denuncia all’Autorità Giudiziaria per inadempienza.
Questa discarica abusiva di amianto è solo l’ennesimo esempio di come l’inciviltà possa essere un terribile alleato per la diffusione di patologie altamente mortali. Sostenere le spese di rimozione in sicurezza di artefatti contenti amianto può essere oneroso, ma esistono enti preposti e agevolazioni che permettono di ammortizzare le spese.
Va inoltre sottolineato come sia molto pericoloso procedere in prima persona alla rimozione di questi materiali se non si dispone dei giusti kit e delle conoscenze necessarie. Prima di contribuire a creare situazioni di degrado altamente tossiche, è bene fermarsi a riflettere sui rischi a cui si stanno esponendo gli altri, ma soprattutto sé stessi.