Danni grandine: Pericolo per Strutture in Amianto
07 Agosto 2019
I
danni causati dalla grandine durante gli ultimi violenti fenomeni atmosferici che hanno vessato buona parte del nord e centro Italia negli ultimi mesi, potrebbero aver avuto conseguenze nefaste sulle strutture in amianto esposte all’esterno e non adeguatamente trattate.
L’allarme è scattato principalmente nella provincia di Pescara, in cui l’Asl locale ha segnalato diverse aree a rischio di contaminazione, colpite dalle forti grandinate di Luglio. Secondo i dati raccolti, sarebbero molti gli edifici che a causa degli enormi chicchi caduti dal cielo, avrebbero subito danni gravi che metterebbero a rischio le zone limitrofe.
Danni della grandine alle strutture di amianto: come verificare in sicurezza
La velocità con cui i chicchi cadono dal cielo durante le tempeste è sufficiente a trapassare un tetto di eternit (già messo a dura prova dagli agenti atmosferici e dall’usura del tempo). I danni causati dalla grandine, possono quindi di fatto dare il via alla dispersione indiretta delle fibre di amianto nell’aria, pericolose e altamente cancerogene.
Qualora si dovesse avere il sospetto che le proprie strutture in amianto poste all’esterno possano aver subito questa tipologia di danni, è bene munirsi di un kit anti esposizione ed effettuare un primo sopralluogo per valutare l’entità del rischio. Nel caso non si fosse certi su come procedere, è consigliabile contattare le autorità e gli enti preposti nella propria regione, per effettuare l’eventuale bonifica.
Va inoltre ricordato che esistono linee guida ben specifiche che indicano nel dettaglio le corrette procedure per la valutazione dei rischi dovuti all’amianto, che ogni regione mette a disposizione dei propri cittadini per assisterli in questo delicato processo.
Attenzione elevata soprattutto dopo la grandine
Un’osservazione degna di nota è il fatto che i danni causati dalla grandine alle strutture di amianto, non sono contraddistinti da un’immediata pericolosità. Se durante la tempesta in cui si verifica il danno vi sono anche intense precipitazioni, l’acqua arginerà la dispersione di eventuali fibre di eternit.
Bisogna però fare attenzione dopo, quando il terreno comincia ad asciugarsi, poiché è in questo momento che l’aria potrebbe sollevare e trasportare le pericolose microfibre.
Secondo la normativa nazionale (Legge n. 257 del 27/03/1992 e s.m.i., D.M. 06/09/1994, D.M. 20/08/1999 e s.m.i.), ogni gestore di impianti in amianto a rischio, ha l’obbligo di conservare gli stessi nel miglior stato possibile, segnalando tempestivamente eventuali problemi.
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