Nuove regole sulla bonifica dell'amianto per i datori di lavoro
19 Dicembre 2018
Sulla scia di una sensibilità sempre più spiccata verso la
sicurezza sul lavoro, potrebbero arrivare presto nuove regole riguardanti la
bonifica dell'amianto. L'Atto Senato 778, che recepisce la
direttiva comunitaria 2009/148, ha infatti stabilito dei termini precisi per quanto riguarda la mappatura dell'amianto nei luoghi di lavoro e la conseguente bonifica. Per ora si parla del 1° gennaio 2024 come termine ultimo per le operazioni appena ricordate. Non ci sono certezze ufficiali, ma senza dubbio la situazione verrà presto chiarita.
Bonifica dell'amianto nei locali pubblici: chi deve provvedere?
Nell'atto sopra ricordato, si tocca anche l'argomento della bonifica dell'amianto nei locali aperti al pubblico, indi anche scuole e strutture. In tali frangenti, le amministrazioni competenti e i soggetti privati proprietari degli spazi devono provvedere all'organizzazione delle operazioni di bonifica dell'amianto o dei materiali contenenti amianto. Contravvenire a quest'obbligo significherà andare incontro a una pena detentiva di almeno 12 mesi.
Da citare a tal proposito è la possibilità di sostenere il risanamento degli spazi accedendo a un fondo istituito presso il Ministero dell'Ambiente. Il suddetto, ammonta a 100 milioni di euro all'anno per le annate comprese tra il 2018 e il 2022.
Amianto nei luoghi di lavoro: gli obblighi del datore
Come già ricordato, l'Atto del Senato 778 pone l'accento sulla sicurezza sul lavoro e sull'esposizione dei lavoratori all'amianto. In questo caso è obbligo del datore di lavoro provvedere alla bonifica entro i termini previsti dalla legge. Il rischio in caso di mancata ottemperanza è sempre una pena detentiva di almeno un anno.
Censimento dell'amianto: cosa dice la Legge
Tra i vari punti nevralgici toccati dall'atto del Senato 778, troviamo anche gli aspetti riguardanti il censimento dell'amianto. Le operazioni in merito dovranno essere portate a termine entro una data fissata per ora al 1° gennaio 2020. Le linee guida prevedono l'apposizione di un'etichetta visibile, caratterizzata dall'indicazione chiara della presenza di amianto e dal disegno di un teschio.
Per quanto riguarda invece la mappatura delle aree del territorio nazionale contraddistinte dalla presenza di amianto, ricordiamo che, come previsto dall'articolo 20 della Legge 93 del 23 marzo 2001, le operazioni dovranno essere portate a termine entro il 1° gennaio del 2019.
I diritti dei lavoratori esposti ed ex esposti
Per avere una visione complessiva della situazione relativa all'esposizione all'amianto sul luogo di lavoro, è il caso di rammentare che i lavoratori esposti ed ex esposti possono accedere gratuitamente a tutti i controlli sanitari finalizzati alla diagnosi precoce di eventuali patologie. Altrettanto gratuito è l'accesso ai trattamenti sanitari in caso di insorgenza di qualsiasi tipo di malattia causata dall'esposizione all'amianto. Gli oneri economici in questione vengono sostenuti dall'INAIL. L'attività di assistenza sanitaria, invece, spetta alle ASL locali.
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