Amianto nelle case popolari

Il problema dell’amianto nelle case popolari a Reggio Calabria e d’introni è noto ormai da diversi decenni. Tante denunce, tante richieste di intervento per assicurare la bonifica degli appartamenti incriminati, ma nessuna risposta concreta da parte delle istituzioni. Questa è la denuncia di Un Mondo di Mondi, un’associazione senza fini di lucro, il cui obiettivo è quello di garantire il rispetto dei diritti.

 

Ultimi giorni utili per ottenere i finanziamenti

L’appello di Un Mondo di Mondi è particolarmente accorato, visto che il 3 Agosto 2020 scade la possibilità per gli enti pubblici di aderire ai finanziamenti per la bonifica di strutture e luoghi contenenti il pericoloso materiale edile. Non sfruttare questa possibilità per compiere i lavori (richiesti ormai da anni), sarebbe un vero e proprio insulto ai cittadini.

L’associazione sottolinea come ci si aspetti un coinvolgimento diretto del settore ERP del Comune e dell’Aterp Catania Distretto di Reggio, nel compilare il bando regionale per godere delle agevolazioni. Ciò permetterebbe di compiere finalmente azioni concrete per la bonifica dell’amianto nelle case popolari (alcune delle quali abitate ormai da diverso tempo).

Tali alloggi di edilizia residenziale pubblica, hanno già fatto registrare dati preoccupanti, fra cui almeno una vittima per famiglia di residenti. Numeri che fanno intuire concretamente la gravità della situazione, e che lasciano perplessi di fronte all’inattività degli enti che dovrebbero garantire, prima di tutto, la sicurezza dei cittadini.

 

La situazione degli alloggi contenenti amianto

Una breve ricerca illustra come l’amianto nelle case popolari non interessi solo edifici entro i confini comunali di Reggio Calabria, ma anche nelle province limitrofe. In particolare a Trunca sono stati segnalati edifici erp, interamente costruiti con il pericoloso materiale edile, risalenti agli anni ’50.

Alcune case sono disabitate, ma rimangono comunque un rischio concreto per la salute dei vicini o di chi passa per quei luoghi inconsapevole del pericolo. Altre strutture hanno il tetto in amianto, che con il tempo e l’incuria si sta lentamente degradando sotto l’azione degli agenti atmosferici.

Insomma l’urgenza di agire è pressante e non può più essere ignorata come è stato fatto negli anni scorsi. Un Mondo di Mondi continuerà a sollecitare gli organi competenti affinché vengano prese delle soluzioni concrete, così da rispondere alle richieste di aiuto dei cittadini che ormai non si contano più.





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