Il problema dell’amianto a Rimini è piuttosto presente. Molti sono i cittadini che hanno richiesto interventi per bonificare case, coperture ed edifici di varia natura, il tutto anche grazie alle efficienti politiche di incentivo per i suddetti messe in atto dal comune romagnolo. Grazie a queste misure, ad oggi sono oltre 900 le tonnellate di amianto rimosse.
L’efficienza del bando istituito per rimuovere l’amianto a Rimini è comprovata dai risultati ottenuti negli ultimi 10 anni. Nel comune romagnolo sono state ben 694 le richieste di contributo approvate che hanno portato allo smaltimento di oltre 900 tonnellate di materiale pericoloso. Gran parte del successo di questa iniziativa è da attribuirsi agli interessanti contributi economici che arrivano fino a 1.200 euro per singolo intervento.
Per quanto riguarda la versione 2020 del bando è bene ricordare che le richieste devono essere relative a operazioni svolte dal 1 Gennaio del 2019. Il contributo sarà del 50% della spesa sostenuta per un massimo di 1.200 euro (iva inclusa). Non rientrano nella sovvenzione i costi per l’acquisto di manufatti sostitutivi a quelli rimossi, né la loro messa in opera.
L’erogazione del contributo avverrà solo dopo un’attenta verifica della documentazione fornita. Il richiedente dovrà infatti dimostrare di essersi avvalso di una ditta specializzata, presente nell’elenco delle aziende abilitate (reperibile nel sito del comune di Rimini insieme a tutto il resto della modulistica).
Il contributo può essere richiesto dai privati cittadini che siano in regola con tutti gli strumenti urbanistici vigenti e residenti all’interno del comune di Rimini. I manufatti possono essere sia di proprietà del richiedente ma anche rinvenuti all’interno della proprietà del suddetto, purché la loro presenza sia stata denunciata regolarmente alle autorità pubbliche.
Il bando 2020 per richiedere gli incentivi contro l’amianto a Rimini è soggetto ad alcune limitazioni. Non è infatti possibile ottenere i rimborsi se si sono già ricevute altre sovvenzioni per l’intervento (finanziamenti europei, statali o regionali). Di queste fanno parte anche i rimborsi per l’installazione di impianti fotovoltaici in sostituzione a coperture pericolose.
Se ci si è avvalsi di detrazioni fiscali legate alla ristrutturazione degli edifici o al miglioramento dell’efficienza energetica, non è possibile beneficiare, nemmeno in questo caso, degli incentivi per la rimozione dell’amianto previsti dal bando 2020.