
La regolamentazione sull’amianto negli USA è sempre stata piuttosto permissiva, ma con la presidenza Obama si stavano facendo importanti passi avanti per riuscire a vietare l’utilizzo del pericoloso materiale. Al contrario di molti altri paesi, infatti, negli Stati Uniti l’amianto è ancora molto utilizzato nella costruzioni di prodotti ed edifici.
La storia dell’amianto negli Stati Uniti è piuttosto preoccupante. Quando le agenzie scientifiche di tutto il mondo denunciarono i rischi legati all’asbesto, 55 Paesi procedettero subito con la messa al bando della pericolosa sostanza, ma non gli USA. Tale materiale non venne ritenuto così a rischio, e il suo impiego non fu limitato in alcun modo.
Si deve aspettare il 1976 con la raccomandazione di NIOSH (l'Istituto Nazionale per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro statunitense) che si è fatta carico di denunciare la pericolosità dell’amianto sul territorio nazionale. Tuttavia si è trattato solo di consigli mai del tutto seguiti dagli imprenditori.
Nel 1989 è l’EPA a provare a vietare l’uso dell’asbesto con una norma che limitava la produzione dei prodotti contenti suddetta sostanza. Ma nel 1991 grazie ad un appello delle industrie statunitensi, la norma viene abolita e le restrizioni rimosse. Le denunce e le iniziative per ottenere una regolamentazione sull’amianto negli USA si susseguono ma con scarso successo.
È solo con il governo Obama che si fanno alcuni passi avanti concreti in merito, con una proposta di legge che obbligava gli imprenditori alla valutazione del rischio amianto per le loro attività. Tale proposta, tuttavia è stata abolita dalla nuova amministrazione Trump. Il miliardario si è infatti sempre detto contrario alla pericolosità dell’amianto, ritenendola una cospirazione della malavita che, a suo dire, guadagnava sullo smaltimento.
Attualmente la regolamentazione amianto negli USA è pressoché inesistente. Non è un caso se Asbestos Disease Awareness Organization (ADAO), ovvero l’associazione statunitense per le malattie legate all’asbesto, ha denunciato oltre 40.000 vittime l’anno per gli effetti dell’amianto.
I numeri sono impressionanti, ma la legge non tutela affatto gli esposti che, spesso, si vedono negati i diritti fondamentali. Nei processi per cause del genere, ad esempio, nel 96% dei casi gli imprenditori sfuggono alla condanna, poiché dimostrano di aver avvisato i lavoratori della presenza della fibra killer.