
È attualmente in discussione presso la giunta comunale di Siracusa un piano per realizzare impianti per l’inertizzazione dell’amianto, che potrebbero rivoluzionare il modo di trattare i rifiuti contenenti il pericoloso materiale edile. L’obiettivo è quello di creare la prima economia circolare relativa al recupero dei manufatti pericolosi.
Secondo i sindaci promotori dell’iniziativa, gli impianti di inertizzazione dell’amianto sarebbero la risposta più efficiente ad un problema ancora molto vivido, soprattutto nel territorio siracusano. Il comune siciliano, infatti, è fra le zone nere per quanto concerne il censimento delle strutture in amianto.
Sono ancora tantissimi gli edifici pubblici che presentano al loro interno cemento-amianto, coperture e altri manufatti rischiosi per la salute. Tra questi molte sono scuole tutt’ora in uso che ogni giorno ospitano centinaia di alunni e insegnanti. Si è quindi pensato che costruire degli impianti appositi possa essere la soluzione migliore per mettere fine a questo annoso problema.
Attraverso l’innovativa idea proposta da Paolo Tuccitto, rappresentate dell’ONA (Organizzazione Nazionale Amianto), sarebbe possibile trarre un doppio beneficio dalla costruzione dei sopra citati impianti. Le strutture non solo avrebbero la funzione di accogliere e inertizzare i manufatti contenenti amianto, ma sarebbero anche in grado di riciclare i materiali estratti durante il processo.
Ciò consentirebbe la realizzazione di un economia circolare, che porterebbe enormi vantaggi a tutti i Comuni del siracusano. Ecco perché il progetto è stato presentato nell’ultima riunione comunale, nel tentativo di convincere i 6 sindaci dei relativi paesi a collaborare unitamente alla proposta.
Se si riuscirà a trovare un punto di accordo, infatti, sarà poi possibile procedere all’unisono con le richieste per i finanziamenti alla Regione e allo Stato. Fondi che sono previsti nel Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza per le iniziative che promuovo la tutela dell’ambiente e il recupero dei rifiuti.
La validità dei progetti presentati per gli impianti di inertizzazione dell’amianto è comprovata anche dal fatto che già diversi paesi esteri hanno mostrato un acceso interesse per questi ultimi. Siracusa ha finalmente la possibilità di combattere l’asbesto con armi efficienti, capaci di fare la differenza.
Per questo motivo è un’occasione che i sindaci non devono lasciarsi sfuggire. Non resta dunque che attendere la decisione dei rispettivi comuni e l’eventuale risposta di Stato e Regione alle richieste di finanziamento.