Costi bonifica amianto: quanto si spende davvero?

I costi di bonifica dell'amianto possono risultare piuttosto onerosi in alcuni casi, ma lo Stato cerca di promuovere in continuazione iniziative e sussidi per agevolare privati e aziende a compiere tale operazione. Si tratta infatti di un tema cruciale per molte realtà le quali si trovano a dover gestire edifici con materiali contenenti questo pericoloso minerale, senza davvero sapere come intervenire al meglio.

 

Fattori che influenzano i costi della bonifica dell'amianto

L'amianto è un materiale fibroso che, se danneggiato, può rilasciare nell'aria fibre microscopiche altamente pericolose per la salute umana. L'inalazione di queste è infatti associata a gravi malattie, tra cui il mesotelioma, l'asbestosi e il cancro ai polmoni. La bonifica pertanto non solo è obbligatoria per legge, ma è anche un imperativo per proteggere la salute di chi vive o lavora in edifici contaminati. Tuttavia, i costi bonifica amianto possono variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui:

  1. Estensione dell'Area Contaminata: maggiore è l'area contaminata, più alti saranno i costi per la bonifica;
  2. Tipo di Materiale in Amianto: i costi variano a seconda che l'amianto sia friabile (più pericoloso e costoso da rimuovere) o compatto;
  3. Condizioni dell'Amianto: se il materiale è in cattive condizioni, il rischio di rilascio di fibre aumenta e con esso i costi di rimozione;
  4. Accessibilità del Sito: le aree difficili da raggiungere richiedono attrezzature speciali e possono incrementare i costi;
  5. Normative Locali: le leggi e regolamenti locali possono influire sui costi, imponendo specifiche misure di sicurezza e procedure di smaltimento.

 

Fasi del processo di bonifica e costi associati

Il procedimento con cui si sanificano gli ambienti contaminati dall’amianto è graduale e segue rigidi protocolli di sicurezza, pensati per garantire il corretto smaltimento degli artefatti senza mettere a rischio la vita dei tecnici o delle persone che si trovano nell’ambiente da purificare. I passaggi principali si possono riassumete come segue:

  1. Valutazione e Mappatura dell'Amianto

La prima fase della bonifica dell'amianto prevede una valutazione iniziale per identificare la presenza e lo stato del materiale. Questo include:

  • Ispezione Visiva: controllo delle aree sospette per determinare la presenza di amianto;
  • Campionamento e Analisi: prelievo di campioni e analisi in laboratorio per confermare la presenza di amianto.

Costo medio: La valutazione iniziale può costare tra 300 e 1.000 euro, a seconda della dimensione dell'area da ispezionare e del numero di campioni da analizzare.

  1. Pianificazione della Bonifica

Dopo la valutazione, si procede alla pianificazione della bonifica, che include:

  • Progettazione del Piano di Bonifica: redazione di un piano dettagliato che descriva le procedure di rimozione e le misure di sicurezza;
  • Ottenimento delle Autorizzazioni: richiesta delle autorizzazioni necessarie dalle autorità competenti.

Costo medio: La pianificazione può costare tra 500 e 2.000 euro.

  1. Rimozione dell'Amianto

La rimozione vera e propria è la fase più complessa e costosa del processo di bonifica. Questa include:

  • Preparazione del Sito: isolamento dell'area di lavoro e predisposizione delle misure di sicurezza;
  • Rimozione del Materiale: rimozione manuale o meccanica del materiale contenente amianto, con particolare attenzione a evitare il rilascio di fibre.

Costo medio: I costi di rimozione variano da 20 a 50 euro per metro quadrato, a seconda della complessità del lavoro e del tipo di amianto.

  1. Smaltimento dell'Amianto

Il materiale rimosso deve essere smaltito in modo sicuro e conforme alle normative vigenti. Questo comporta:

  • Imballaggio e Trasporto: imballaggio del materiale in contenitori sigillati e trasporto verso discariche autorizzate;
  • Smaltimento in Discarica: deposito del materiale in siti appositamente designati per lo smaltimento dell'amianto.

Costo medio: Lo smaltimento può costare tra 200 e 500 euro per tonnellata.

  1. Monitoraggio Post-Bonifica

Dopo la rimozione, è importante effettuare un monitoraggio per assicurarsi che non vi siano fibre residue nell'aria. Questo include:

  • Controlli di Qualità dell'Aria: analisi dell'aria per verificare l'assenza di fibre di amianto;
  • Ispezioni Visive: verifica delle aree bonificate per assicurarsi che tutto il materiale sia stato rimosso correttamente.

Costo medio: Il monitoraggio post-bonifica può costare tra 500 e 1.500 euro.

 

Incentivi e agevolazioni per la bonifica dell'amianto

In molti Paesi, inclusa l'Italia, sono disponibili incentivi e agevolazioni fiscali per incoraggiare la bonifica dell'amianto. Questi possono includere:

  • Detrazioni Fiscali: Possibilità di detrarre una parte delle spese sostenute per la bonifica dalle tasse.
  • Contributi a Fondo Perduto: Fondi messi a disposizione da enti pubblici per coprire parzialmente o totalmente i costi della bonifica.
  • Finanziamenti Agevolati: Prestiti a tassi agevolati per finanziare i lavori di rimozione e smaltimento.

Riassumendo, si può asserire che la bonifica dell'amianto è un processo essenziale per garantire la sicurezza e la salute degli occupanti di edifici contaminati. Sebbene i costi operativi possano sembrare elevati, è importante considerare i gravi rischi associati all'asbesto e le conseguenze legali della mancata conformazione alle normative.

Pianificare un budget adeguato sarà più facile ore che tutte le fasi del processo sono state esplicate nel dettaglio. Tuttavia, per andare sul sicuro, è sempre bene rivolgersi a veri professionisti autorizzati del settore, come Soluzioni Amianto. Per conoscere nel dettaglio tutte le informazioni, basta cliccare qui!