Rimozione amianto nei capannoni industriali: come si fa?

La rimozione dell’amianto dai capannoni industriali è un processo complesso che richiede l’ausilio e il supporto di figure esperte. Tale materiale, infatti, un tempo era ampiamente utilizzato proprio nell'edilizia industriale per le sue proprietà ignifughe e isolanti. Oggi però rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica. La sua presenza nei capannoni industriali costruiti prima del 1992, anno in cui l'Italia ne ha vietato l'uso, pone quindi sfide significative per proprietari e imprenditori.

 

Quando è pericoloso l’amianto nei capannoni industriali e come si individua?

La pericolosità dell'amianto emerge quando le sue fibre si disperdono nell'aria, potendo causare gravi patologie come asbestosi, mesotelioma pleurico e carcinoma polmonare. L'usura dei materiali o interventi di manutenzione poco attenti possono provocare questa dispersione, rendendo la rimozione un'operazione non solo consigliabile, ma spesso necessaria per la tutela della salute dei lavoratori e il rispetto delle normative vigenti.

L'identificazione dell'amianto nei capannoni industriali richiede un approccio sfaccettato. L'anno di costruzione dell'edificio, la presenza di materiali sospetti come pannelli isolanti o coperture in eternit, e la documentazione tecnica forniscono indizi importanti. Tuttavia, solo un'ispezione professionale e analisi di laboratorio possono confermare con certezza la presenza di questo materiale pericoloso.

Il quadro normativo italiano sulla rimozione dell'amianto è articolato e rigoroso. La Legge 257/1992 ha segnato il punto di svolta, vietando l'utilizzo dell'amianto. Successivamente, il D.M. 6/9/1994 ha stabilito le metodologie tecniche per la valutazione del rischio e la bonifica, mentre il D.Lgs. 81/2008 ha definito gli obblighi del datore di lavoro in materia di sicurezza. Il D.M. 10/8/2012 ha poi disciplinato la gestione dei rifiuti contenenti amianto. Questo corpus legislativo sottolinea l'importanza di affidarsi a ditte specializzate e autorizzate per garantire la conformità alle normative.

 

Quanto costa rimuovere l’amianto dai capannoni industriali

Il processo di rimozione dell'amianto in un capannone industriale è complesso e richiede una pianificazione meticolosa. Inizia con una valutazione preliminare, seguita dall'elaborazione di un piano di lavoro dettagliato da presentare all'ASL competente. La preparazione del cantiere, con l'installazione di unità di decontaminazione e sistemi di filtrazione dell'aria, precede la fase di rimozione vera e propria.

Quest'ultima utilizza tecniche specifiche come l'incapsulamento e la rimozione a umido per minimizzare la dispersione di fibre. Il processo si conclude con il confezionamento e lo smaltimento sicuro dei materiali rimossi, una pulizia finale approfondita e il rilascio della certificazione di corretta esecuzione dei lavori.

Le tecniche di rimozione dell'amianto variano a seconda delle specifiche situazioni. La rimozione a secco, quella ad umido, la tecnica del glove-bag, l'incapsulamento e il confinamento sono alcune delle opzioni disponibili. La scelta dipende da fattori come:

  • il tipo di materiale;
  • la sua ubicazione;
  • lo stato di conservazione.

L'aspetto economico della rimozione dell'amianto nei capannoni industriali è significativo. I costi possono variare notevolmente, oscillando tra i 20 e i 100 euro al metro quadro, con un investimento totale che può raggiungere centinaia di migliaia di euro per strutture di medie dimensioni. Le tempistiche di intervento si estendono generalmente da alcune settimane a diversi mesi, influenzando le operazioni aziendali.

Per alleviare l'onere finanziario, sono disponibili diverse forme di incentivi. La Legge di Bilancio ha introdotto un credito d'imposta del 50% per le spese sostenute. Inoltre, sono previste detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia, bandi regionali per il finanziamento della bonifica e fondi INAIL per progetti nei luoghi di lavoro. Queste misure mirano a incoraggiare i proprietari di capannoni industriali ad affrontare proattivamente il problema dell'amianto.

 

A chi rivolgersi per bonificare i capannoni industriali dall’amianto

La rimozione dell'amianto dai capannoni industriali rappresenta una sfida significativa ma essenziale per il settore. Nonostante i costi e la complessità, l'eliminazione di questo materiale pericoloso è un investimento nella salute dei lavoratori e nella sostenibilità a lungo termine delle attività industriali. L'evoluzione delle tecniche di rimozione, unita agli incentivi governativi, sta gradualmente rendendo questo processo più accessibile, contribuendo a creare ambienti di lavoro più sicuri e conformi alle normative vigenti.

Il settore industriale italiano sta affrontando questa sfida con crescente consapevolezza e responsabilità. La collaborazione tra imprese, enti regolatori e aziende specializzate nella rimozione dell'amianto, come nel caso di Soluzioni Amianto, sta portando a soluzioni innovative e più efficienti. Mentre il percorso verso la completa eliminazione dell'amianto dai capannoni industriali è ancora lungo, i progressi compiuti finora indicano un futuro più sicuro e sostenibile per l'industria italiana. Per maggiori informazioni su tali servizi, clicca qui.