Deposito incontrollato di rifiuti: ecco cosa rischia chi non denuncia

Il deposito incontrollato di rifiuti è un reato estremamente grave, soprattutto se fra la sporcizia e gli oggetti abbandonati è presente anche dell’amianto. Lasciare tale materiale alla mercé delle intemperie è molto pericoloso, poiché rischia di sgretolarsi e diffondere le microfibre cancerogene nell’ambiente e nell’area circostante.

 

Il caso di abbandono di Camaiore

Esempio di tale scelleratezza è riportato nel recente caso di Camaiore (Lucca). Il proprietario di un’estesa area boschiva di circa 1500 metri quadri è stato denunciato per deposito incontrollato di rifiuti e stato di abbandono. La vicenda è stata portata alla luce dai militari della sezione aerea di Pisa che, mentre erano impegnati in un volo di controllo hanno notato qualcosa di  sospetto.

Sorvolando l’area incriminata a bordo di un elicottero HH412C Volpe 220, infatti, hanno notato  nascosto nella boscaglia un capannone in grave stato di abbandono. Hanno quindi comunicato la posizione dell’edificio ai militari del gruppo di Viareggio, che sono intervenuti celermente insieme alle autorità dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente.

La situazione è apparsa subito critica, con il tetto del capannone crollato dal quale erano rovinate a terra enorme lastre di copertura, fabbricate in conglomerato di cemento-amianto. Nessuno dei pannelli era intatto e tutti presentavano uno stato avanzato di corrosione dovuto alle intemperie.

Ciò si traduce in un enorme rischio per l’ambiente ma anche per coloro che vivono nei d’intorni, poiché le pericolose microfibre possono essere trasportate facilmente dalle correnti d’aria, anche per chilometri.

 

Denunciato per deposito incontrollato di rifiuti

Il proprietario del terreno è stato prontamente denunciato dalle autorità per deposito incontrollato di rifiuti e stato di abbandono. Inoltre è stato disposto il sequestro immediato dell’intera area e una multa salatissima per non aver proceduto alla bonifica come previsto dalla legge.

Ad aggravare la situazione, oltre al pericoloso e tossico materiale edile (che ricordiamo essere bandito in Italia dal 1992), è stata la presenza di altri rifiuti di varia natura, alcuni dei quali pericolosi. Insomma una bella gatta da pelare per chi, fino ad oggi, se n’è infischiato delle regole.

Le autorità assicurano che l’area verrà messa in sicurezza il più presto possibile, e sarà affidata alle cure di una società abilitata alla rimozione sicura dell’amianto. Denunciare edifici in grave stato di abbandono è molto importante, sia per l’ambiente ma anche e soprattutto per la salute dei cittadini.





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