Amianto all'Iva: allarme per le oltre 3.000 tonnellate di asbesto
17 Maggio 2019
Continuano i problemi presso lo stabilimento industriale simbolo della città di Taranto e del dramma delle morti sul lavoro. L'ultimo allarme in merito riguarda infatti la presenza di
amianto all'Ilva. Si parla di più di 3.000 tonnellate di asbesto quasi tutto friabile, indi ancora più pericoloso.
A portare l'attenzione dei media sull'ennesimo problema riguardante il sito produttivo tarantino è stata la FIOM Cgil, che ha allertato con una
comunicazione ufficiale il Ministro dell'Ambiente Sergio Costa. Il suddetto dicastero, come abbiamo ricordato in
uno dei nostri articoli, ha istituito lo scorso 27 marzo un gruppo di lavoro di lavoro sull'amianto che vede la coordinazione dell'ex procuratore Raffaele Guariniello.
Il sindacato dei metalmeccanici aveva già dato l'allarme
Il sindacato dei metalmeccanici della CGIlL aveva già dato l'allarme in merito alla presenza di amianto all'Ilva di Taranto, inoltrando sia a ministeri competenti sia ad organi di ispezione una nota evidenziante le criticità relative alla
presenza di asbesto presso il purtroppo famosissimo stabilimento siderurgico pugliese.
Dalla Fiom sono arrivate varie istanze di informazioni relative non solo alla mappatura dell'
amianto presente presso l'Ilva, ma anche al cronoprogramma e ai procedimenti che verranno messi in atto per concretizzare la bonifica di questa enorme mole di asbesto. Le richieste inoltrate alla multinazionale ArcelorMittal, che hanno riguardato anche il numero e i dati anagrafici degli addetti a bonifica e smaltimento e le specifiche precise dei manufatti contenenti amianto, non hanno per ora ottenuto alcuna risposta.
Come ricordato da alcune sigle sindacali, il decreto del 29 settembre 2017 stabilisce che l'
inizio della bonifica e dello smaltimento dell'amianto all'Ilva avvenga entro il 2023. Le suddette tempistiche sono state giudicate eccessivamente lunghi dai rappresentanti della Fiom CGIL.
Questi ultimi hanno affermato che, in virtù della quantità ingente di amianto presente presso lo stabilimento siderurgico tarantino, è opportuno che il gruppo di lavoro istituito poco meno di due mesi fa dal Ministro dell'Ambiente Sergio Costa si occupi anche di questo caso, così da arrivare il prima possibile a soluzioni condivise con le parti sociali ed efficaci ai fini dell
'inizio delle procedure di bonifica e smaltimento.
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